Buonasera bookworms!
Come vi avevo anticipato nel mio ultimo #WWWWednesday, una delle mie recenti letture è stata “Amore Deluxe Edition” di Roberto Gerilli, che ringrazio per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo. Edito eLit, è una commedia romantica davvero frizzante che divorerete in un paio d’ore!
Autore: Roberto Gerilli
Pagine: 234
Genere: Narrativa, Romance, Commedia
Editore: eLit (Harper Collins)
Data di pubblicazione: 1 settembre 2020
Trama: Avete presente quella vecchia commedia romantica che citate a memoria e guardate e riguardate, soprattutto quando siete giù di morale? Immaginate se fosse ispirata alla storia dei vostri genitori. Riuscireste a continuare a credere che certe cose succedono solo al cinema? Marco ha quasi trent’anni ed è il figlio della commedia più romantica di sempre e forse per questo è ancora single: non vuole compromessi nella sceneggiatura della sua vita. La notte di San Valentino, riceve una telefonata da Molly, un’assistente di produzione che lo invita a New York per un’intervista: realizzeranno un cofanetto deluxe edition dalla pellicola tratta dalla storia d’amore dei suoi genitori. Potrebbe sembrare l’incipit perfetto per una commedia romantica degna di Hollywood, Marco già immagina il suo lieto fine… Peccato che la realtà non tragga ispirazione dai suoi film mentali.
Eccoci qui, cari bookworms! Oggi vi parlo di un romanzo che ho divorato in pochissime ore, che mi ha fatto spanciare dalle risate, ma che mi ha chiesto un po’ di giorni per metabolizzarlo. Vi spiego meglio: il finale.
Ma andiamo con ordine – anche perché devo capire come parlarvene senza spoilerare nulla!
“Amore Deluxe Edition” parla di Marco, un ragazzo cresciuto con e dentro i film. La storia d’amore dei suoi genitori, infatti, è stata trasposta sul grande schermo diventando Write Anything, film cult di intere generazioni. Ecco, pensate a C’è posta per te, pensate a Tom Hanks e Meg Ryan, pensate alla grande Mela, pensate a quel film che avete visto cento volte ma che dovete per forza riguardarlo ogni volta che lo trasmettono in tv. Ora pensate che le persone che hanno ispirato quella storia, i due interpretati da Tom Hanks e Meg Ryan, non siano altro che i vostri genitori! Ecco, questo è Marco. Peccato che Mr. Wilson, produttore di Write Anything, abbia stravolto completamente storia e personaggi, motivo per cui i suoi genitori odiano tutto ciò che è legato al film.
Compreso Mr. Wilson, lo spietato produttore che ha permesso lo stravolgimento di una bella storia d’amore (soprattutto lui).
Compresa Molly, la sua assistente.
Peccato che Marco adori quel film. Adori i film in generale. Adori New York. E ha imparato ad adorare anche Molly, con cui l’intesa cresce messaggio dopo messaggio.
E così, quando gli si presenta l’occasione di andare a New York per registrare un’intervista per l’anniversario del film, decide di cogliere la palla al balzo e di andare lì soprattutto per conoscere la sua amica virtuale. E tra pancakes e caffè, gite alla scoperta di New York e dialoghi interi a colpi di film, Marco – che già era infatuato di lei – ci casca con tutte le scarpe.
Il romanzo è proprio come un film. Le scene sembrano uscite da una rom-com hollywoodiana, le ambientazioni, le descrizioni, forse anche i dialoghi. Per questo il finale mi è sembrato… sbagliato.
In ogni romance che si rispetti ci sono delle tipologie di personaggi, di frasi fatte, di situazioni e eventi. Qui ne ho trovate alcune, quindi mi aspettavo un certo finale. Quando questo finale non c’è stato, sono rimasta a fissare lo schermo del computer chiedendomi che cosa avessi letto. Credo di aver anche mandato un messaggio a Sabry su questo. Ero tipo “Aspetta, COSA?”. Forse avevo letto male io qualcosa nel corso delle pagine? Del resto l’ho letto così velocemente che forse avevo saltato qualche passaggio, qualche indizio.
Metabolizzando, però, ho capito che questo finale è quello giusto, dolceamaro ma perfetto. Non dovrebbe esserci un finale diverso. Perché la scelta di Marco è la migliore per sé stesso e anche per Molly. L’autore ha sì tappezzato il romanzo di indizi, ha sempre evidenziato come stessero le cose tra Marco e Molly. Aspettarsi un finale diverso era… ecco, un filmino mentale.
Ma passiamo ai personaggi secondari.
Ho adorato il padre di Marco. Vi giuro, ADORATO. Lo scrivo in maiuscole perché merita. Vi dico solo che ha una lista su tutte le differenze tra il film e la vita reale che ha costretto Marco ad imparare a memoria. Un po’ come quando studi l’algebra a scuola: pensi che non ti serva nella vita e poi tac! ecco che nel momento più inaspettato della vita ti ritrovi ad usare quell’a+b=c (l’ho scritta a cavolo, avevo 4- in algebra).
Mr. Wilson è scritto talmente bene che l’ho odiato. Mi ricorda anche una persona con cui ho a che fare tutti i giorni, ho inviato a Sabry una frase detta da Molly e lei mi ha risposto dicendo “Ma sei tu?”, il che è tutto dire.
Ma il mio cuore è stato rubato da Davide e Giorgia, i migliori amici di Marco, lui praticamente un fratello e lei un’amica sincera (e un “bidone dell’umido”) che è un po’ la sua voce della ragione. Ecco, un po’ il diavolo e l’angioletto sulle spalle.
La parte migliore del romanzo è stata New York. L’autore ha creato delle descrizioni così vivide e reali che mi sembrava di stare lì. E poi ho apprezzato molto leggere di “un’altra” New York. Tutti i romanzi ambientati in questa città conoscono solo l’Upper East Side (dove puoi scoprire delle scandalose vite dell’élite di Manhattan) e Central Park. Qui, invece, ci sono ma non sono il centro focale in cui si svolge il romanzo: New York è grande, e l’autore ci porta anche in altri luoghi che di solito non sono nemmeno mai menzionati. Ho scoperto posti che non conoscevo, così come i tanti, tantissimi film citati all’interno del romanzo. Ho provato ad immedesimarmi nei personaggi e a giocare con loro al quiz a premi a tema cinematografico, e ammetto che avrei indovinato forse solo una domanda!
Quindi, miei cari bookworms, se siete alla ricerca di un romanzo davvero divertente e romantico al punto giusto, vi lascio il link per poterlo acquistare su Amazon!
Sì, tutto quello che ha detto l’umana, sottoscrivo, eccetera eccetera.
Solo una cosa, caro autore: I PANCAKES SONO BUONISSIMI! Lo so perché cerco sempre di rubarli alle umane…!
Totò