Cari lettori,

finalmente abbiamo dato il via alla nostra rubrica #SeNonÈTrashNonLoLeggiamo.

Il primo esperimento di questa nuova rubrica non è stato proprio quello che ci aspettavamo, ma l’asticella del trash si è alzata già parecchio. Volete sapere di quale romanzo stiamo parlando?

Titolo: Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri

Autore: Tommaso Zorzi

Editore: Mondadori

Pagine: 204

Genere: Romance LGBTQ+

Trama:

“Questo sarà l’anno del mio fidanzamento, l’ho deciso. Sì, Filippo Villa, ventiquattro anni, milanese da generazioni, giornalista sportivo e party-boy, quest’anno si fidanzerà. E adesso ho qualcosa come tredici chat attive su Grindr, che è tutto un pullulare di messaggi.”

Fortunatamente nella sua ricerca Filippo non è solo. Accanto a lui c’è Bea, l’amica di una vita e coinquilina da sempre che, tra stronzi fedifraghi, sfigati colossali e spiantati totali, a ragazzi non è messa poi tanto meglio. Ma si sa, la speranza è l’ultima a morire, almeno finché viene alimentata dal vino bianco di pessima qualità che ogni sera Alice porta a Bea e Filippo in cambio di un posto sul divano del loro appartamento di Porta Venezia, nel cuore del quartiere della festa milanese.
La malasorte sentimentale sembra invertire la sua rotta quando Filippo, grazie all’inseparabile Gilda, il suo bellissimo esemplare di bassotto a pelo ruvido, incrocia il proprio destino con quello di Diego: dog sitter, uno e novanta, moro, occhi neri. Un bòno, insomma. Diego ha solo un piccolo, trascurabile difetto: ha una fidanzata che lo aspetta a Monopoli, in Puglia. Dettagli. Diego è perfetto, è dolce, passionale, insomma è quello giusto. Ma non è tutto oro quel che luccica. Magari è solo bigiotteria fatta bene.

Tra aperitivi troppo alcolici, poke al salmone e maratone di serie tv, in questo romanzo Tommaso Zorzi racconta con leggerezza e ironia l’amore, l’amicizia, il sesso e le relazioni ai tempi di Grindr. Perché sì, Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri, ma poi, quando tocca a noi, è un vero casino.


In questi ultimi (troppi) mesi abbiamo vissuto una sovraesposizione di Tommaso Zorzi in ogni meandro mediatico e social possibile. Puoi silenziare tutti gli hashtag, togliere i like alle pagine Facebook e Instagram, sparare a vista ai piccioni viaggiatori, ma Tommaso Zorzi e il Grande Fratello VIP sono quasi ovunque.

E così, volente o nolente, è entrato nelle nostre case. Anzi, è entrato lui, Tommaso Zorzi, nome e cognome, e poi anche Tommy. Due persone, forse anche due personalità? Perché da una parte c’è Tommaso Zorzi lo showman. Anzi, come si è presentato lui, “la soubrette” (noi adoriamo!). Divertente, irriverente, ironico, sempre con la battuta cattivella pronta, un po’ (tanto) egocentrico, sempre al centro della scena, del gioco e della casa più spiata d’Italia. Poi c’è Tommy, il ragazzo un po’ fragile, con le cicatrici forse ancora fresche, con tanta cultura, quasi troppa per i suoi 25 anni, con una bella testa pensante e lucido anche nei momenti di sconforto.

In Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri speravamo di poter leggere qualcosa scritto da un ibrido di Tommaso Zorzi e di Tommy. Ahimé, invece, ci siamo trovate davanti a 204 pagine di puro egocentrismo, brio forzato, una storia intrigante, frivola, ma poco interessante. Dove trash significa proprio “immondizia”, e non quel guilty pleasure da libro che sai che non dovresti leggere ma che ti tiene incollato alle pagine. Il comico, poi, diventa volgarità in alcuni punti. Schifo in altri.

Si è provato ad aggiungere pepe con il “mistero” su cui indaga Filippo, il protagonista (che altri non è che l’autore stesso), peccato che il lettore ci arriva in un secondo mentre Filippo impiega tipo una quindicina di capitoli per arrivarci.

E sorvolando sui buchi di trama presenti praticamente ovunque, non possiamo sorvolare sulla sgradevolezza del protagonista: un giudicone per cui ogni occasione è buona per decantare il suo curriculum e le sue esperienze, soprattutto a discapito di altri poveri malcapitati. Per non parlare dell’ennesima rappresentazione macchiettistica e stereotipata del mondo LGBTQ+.

Questo succede ogni volta che Filippo incrocia lo sguardo con un ragazzo


Alla fine della lettura ti rendi conto che Tommaso Zorzi l’influencer/soubrette riesce a tirare fuori dal cappello molte più risate (e trash) del Tommaso Zorzi scrittore – anche se noi continuiamo ad adorarlo (la maggior parte delle volte!)

Il nostro voto?