• AUTRICI: Giulia Ungarelli, J.S. Clarke
  • GENERE: romance contemporaneo/umoristico
  • FORMATO: Attualmente solo in formato digitale, disponibile su Amazon
  • PAGINE: 209
  • PREZZO: € 0.99, compreso nell’abbonamento Kindle Unlimited
  • DATA DI USCITA: 15 dicembre

TRAMA: C’era una volta Lavinia, che in un freddo giorno di dicembre parte dalla sua bella Roma e si reca a Parigi, per conoscere le ultime volontà del defunto zio Piero, in arte chef Pierre. Giunta in una rù de qualcosa scopre però di non essere la sola persona attesa dal notaio. Seduto accanto a lei c’è un “cucinalumache” che, per quanto carino, la fissa in modo strano.

Lui è Damien, le lumache le cucina per davvero e non ha mai conosciuto una ragazza tanto rozza. Possibile che la nipote del suo maestro non abbia preso nemmeno un briciolo di savoir-faire dallo zio? Tra la romana senza peli sulla lingua e lo chef parigino sono subito scintille, ma faranno meglio a domarle al più presto, perché la sorte de “Le chat froissè”, il bistrot lasciato in eredità a entrambi da zio Piero, dipende dalla loro collaborazione. Tra una carbonara e una soupe à l’oignon riusciranno a deporre le armi. Dopotutto è quasi Natale.


RECENSIONE: Damien è lo Chef burbero di un Bistrot parigino, Lavinia una commessa di un fast food di Roma molto affezionata alla nonna. Cosa hanno in comune? Solo Pierre Bonamie, o Piero Bonamico, il proprietario del Bistrot “Chat froissé”, zio di Lavinia datore di lavoro/maestro di vita di Damien. Alla morte di Pierre, i due ragazzi vengono convocati per la lettura del testamento e già dai primi momenti i due non vanno d’accordo, tanto che lei definisce lo chef un “cucinalumache”. A peggiorare la situazione è Pierre, che ha lasciato ad ognuno dei due metà della quota del Bistrot, concedendo a Lavinia la vendita o la cessione della sua parte solo dopo aver lavorato un mese al locale.

L’idea di incontrarlo a Parigi non mi allettava poi tanto. Non lo conoscevo, ma per essere il pupillo di Piero non poteva di certo essere un chierichetto timorato di Dio.

OUI CHEF è un Romance scritto a quattro mani, un enemy to lovers che cattura il lettore che si affeziona ai suoi personaggi. I protagonisti sono ovviamente Lavinia e Damien, ben caratterizzati sia fisicamente che psicologicamente e anche i personaggi secondari sono veramente ben costruiti! Oltre alla trama riguardante la coppia principale le due autrici hanno inserito alcune sottotrame che tengono compagnia e coinvolgono il lettore, come quella di Émile e Gisèle che mi ha fatto ridere e sognare allo stesso tempo!

 La Protagonista si contraddistingue per la sua diffidenza nei confronti di Damien (proprio per colpa della sua assomiglianza con Pierre), ma anche per le sue uscite grottesche in Romano e i suoi tentativi di parlare in francese, mentre Damien è il tipico uomo che sembra un Don Giovanni burbero che però nasconde un lato tenero!

 Il romanzo è perlopiù ambientato a Parigi nel Bistrot, ma al lettore viene presentato poco della città in sé perché la protagonista non si ricorda mai le vie, cosa che mi ha fatto molto ridere. Mentre alcune scene si svolgono a Roma!

D’accordo. Queste sono le regole: non usate i miei e non tagliatevi le dita. E cercate di non dare fuoco alla cucina, per favore!

Lo stile narrativo delle due autrici è scorrevole e divertente, coinvolge il lettore alternando momenti seri e dolci a momenti di risate e battute, inserendo qualche ricetta ogni tanto, il pezzo della carbonara mi ha fatto venire l’acquolina in bocca. Il doppio POV dei due protagonisti permette al lettore di provare empatia per loro e di comprendere l’evoluzione della loro relazione, in principio passano il tempo a farsi i dispetti, poi pian piano le scene tra Damien e Lavinia acquisiscono dolcezza e sentimenti profondi. Un altro punto a favore del romanzo è il rapporto complice di amicizia tra Damien e Gisèle, avrei letto un libro incentrato solo sul loro rapporto.

Mi piaceva da impazzire il modo in cui le guance le si coloravano di un pudico rossore, che non aveva nulla a che fare col suio carattere spigliato.

Ciò che ha contribuito a farmi amare il romanzo è il rapporto della protagonista con la nonna, le parole dedicate alla vecchietta sono intrise d’amore e si nota una ricercatezza nella costruzione del personaggio che mi ha emozionata! Ma devo fare i complimenti per il capitolo “regalo” + le ricette a fine libro, penso siano quell’aggiunta che dona originalità e denota la voglia di stupire e coccolare chi legge, come se le autrici non volessero del tutto lasciarlo andare!

Per concludere dico che questo Romance dona leggerezza e calore, è frizzante e ironico! Una ventata di freschezza genuina. Un libro natalizio ben scritto e costruito, ideale da leggere con copertina e tisana, che mette a proprio agio il lettore! È uno dei pochi romanzi in cui ho apprezzato la protagonista perché dona allegria, è sensibile anche se cerca di essere arrogante!

Ringrazio le autrici per avermi permesso di leggere il romanzo in anteprima! Lo consiglio assolutamente! 

L’umana potrebbe arrabbiarsi se vi dicessi che ha seguito per filo e per segno la ricetta della carbonara di Lavinia!