Buongiorno lettori, oggi Sabry vi parla di un romanzo fantasy che ha letto per una collaborazione con l’autrice.

Autrice: Giulia Esse

Pagine: 259

Genere: Fantasy storico

Editore: Self Publisher

Data di Pubblicazione: 7 Marzo 2020

Trama: Nell’inganno apprenderà l’arte della lealtà”Dopo la misteriosa morte di suo padre, Yoon-ah viene eletta generale dell’esercito. Per salvare il regno di Nadong da una terribile profezia, Yoon-ah è costretta a inghiottire l’orgoglio e perdere la battaglia: il suo destino è essere trascinata in catene nel regno nemico, dove sarà prigioniera di Kang-jo, lo stratega dal cuore di ghiaccio. Lui è l’acqua, lei il fuoco. Entrambi sanno che la guerra non è mai finita: il gioco di seduzione che si instaura tra loro è un nuovo campo di battaglia. Sola in una terra straniera, odiata dai suoi soldati, Yoon-ah ha come unico alleato l’astuto Namgil, principe in ostaggio e sua vecchia conoscenza. Lavorando nell’ombra, i due possono ancora risollevare le sorti del loro regno. L’inganno lega Yoon-ah allo stratega. La lealtà la unisce al principe. La scelta, però, è vicina: sacrificherà se stessa o i propri ideali?Guerra, strategia e amore. Un romanzo fantasy ispirato alla cultura coreana.


RECENSIONE:

La politica non ha nulla di umano, è quanto di più animalesco ci sia al mondo. Non è altro che la razionalizzazione degli istinti più bassi, indossa un nome altisonante che ci permette di perdonarli.

Fuoco sotto la Terra è un romanzo ambientato in Asia, precisamente in Corea. I protagonisti sono Yoon-ha, Kang-jo e Namgil. Yoon-Ha è una donna guerriera disposta a fare enormi sacrifici per salvare il suo regno, Nadong. Il suo destino è in qualche modo legato a Kang-Jo, lo stratega del regno rivale di Haeju, fedele al suo re Moon, e a Namgil, il principe volpe cresciuto lontano dal suo regno e dalla sua famiglia.

La trama intricata è ben costruita e la storia principale si incastra bene con quelle dei personaggi, che l’autrice svela pian piano durante il corso del romanzo. Passato e presente fanno da sfondo ad intrighi, tradimenti, strategie, sangue e omicidi; tutti hanno dei segreti da nascondere.

non gli rimaneva altro che tornare ad essere se stesso. Quel se stesso che non era fatto di acqua, ma di vento. Un vento di tempesta.

Lo stile di scrittura è coinvolgente, non sdolcinato, con scene crude tipiche degli scenari di guerra, se vi aspettate un romanzo “alla Mulan” avete scelto il libro sbagliato. Il Worldbuilding è ben costruito e descritto, l’autrice ha descritto perfettamente tutte le ambientazioni arricchendole di particolari che non disturbano la lettura. Si capisce subito che ha una passione per la storia e le leggende asiatiche e coreane, da cui ha preso spunto. Durante la lettura traspare lo studio e le ricerche sulle tradizioni che ha fatto Giulia per scrivere questo libro.

Essendo un Fantasy, la componente magica c’è e si incastra bene con tutta la trama. Sono presenti i vari elementi e ogni personaggio principale ne rappresenta uno. Ho apprezzato la complessità dei rapporti tra i protagonisti e il fatto che Giulia non faccia distinzione tra Bene e Male, non posso dire di aver trovato un antagonista. Ogni personaggio compie delle azioni precise guidato dalla propria coscienza, dall’istinto di protezione e non dalla cattiveria vera e propria.

I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto psicologicamente. La scrittrice sa come far breccia nel lettore e come intrigarlo, ma soprattutto sa come descrivere un personaggio. Non è solo un romanzo in cui lo scrittore spiega cosa succede scena per scena, ma il lettore vive l’ emotività dei personaggi e il perché di certe scelte. Kang-Jo è quello che ho apprezzato di più e la descrizione del suo rapporto con la protagonista mi ha catturata completamente.

La parte finale racconta la storia di Namgil e Minji (tranquilli niente spoiler) e devo dire che è stato il mio pezzo preferito di tutto il romanzo; la fine perfetta di questo libro. Se proprio devo trovare un difetto, mi sono trovata un pochino spaesata con i vari termini in coreano, nonostante le note esplicative.

Questo libro ha un significato talmente profondo e ho paura di non riuscire a metterlo giù a parole. Mi è piaciuto tantissimo, perché l’autrice è stata bravissima con la psicologia dei personaggi. Provo a spiegarmi meglio: ciò che traspare è che non c’è distinzione tra bene e male… Giulia è riuscita a far trasparire il perché delle azioni dei vari personaggi, anche se queste sarebbero potute apparire agli occhi del lettore “sbagliate” o in qualche modo controverse e impopolari, alla fine ci si rende conto che non è così. Nulla è come appare. C’è un perché a tutto.

Consiglio la lettura di questo romanzo? Sì, assolutamente! Per me è stata una sfida e la prima volta con un’ambientazione asiatica e sono rimasta pienamente soddisfatta!

Allora, anziché essere solo la carta su cui scrivere, sii il pennello che guida l’inchiostro nel mondo che desideri creare.


Finalmente un romanzo che non me la fa impazzire d’amore. Questi intrighi mi hanno dato spunti per eliminare Totò